I'm the son of rage and love.

Sono stanca di occuparmi delle persone e preoccuparmi delle cose. Il fatto è che mi sento solissima e so che questo mio camminare a testa alta e fregarmene di tutti non mi porterà lontano. Il mio orgoglio dura sempre poco. Così fra qualche settimana mi piegherò in due come un ramoscello rinsecchito e cercherò i miei amici. Solo una cosa, questa volta l'ho capito. Non sono proprio amici. Non so se ne ho. Forse due o tre. E due di questi sono il ragazzo che amo e mia mamma. Odio aver un circolo così ristretto di persone fidate. Odio in generale non potermi fidare. Ma che mondo è? Ma che schifo. Ognuno vive tra le sue virgolette ed invade quelle degli altri solo per curiosità. Inizio ad odiare troppe cose. Non che la vita abbia perso colore, solo che le tonalità sono più smorte da quando una penna invisibile ha messo un punto in fondo a questa storia. Come fosse una frase su un foglio di carta. Punto. Non vorrei se ne scrivessero altre dopo, ma ho la vaga impressione che mille subordinate si legheranno alla principale, e sono quelle che danno terribilmente fastidio. Anche perchè a scriverle è gente che non sa nulla, che riesce solo a fraintendere tutto. Perchè non si impara a leggere tra le righe? Si ritorna sempre al solito discorso, odio la superficialità nella maniera più assoluta. E odio questa storia senza fine... perchè la mano invisibile ha scritto con la penna cancellabile. Quel punto è già sparito... ricomincia tutto da capo. Rage and love story of my life...